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Figlia di una tradizione iniziata nella metà del 1800 dal capostipite Pietro Perciaccante, Masseria Fornara si dedica sin dal 1984 alla coltivazione del riso, godendo dei benefici unici offerti dal terreno salmastro e dal sole della Piana di Sibari.

Le competenze ereditate dalla tradizione agricola sono l'ultimo ingrediente che porta alla nascita di un riso dalla qualità ormai riconosciuta.
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La storia del riso in Calabria

L'azienda agricola muove i propri passi lungo una strada tracciata di origini antichissime: quella della coltivazione del riso in Italia e in Calabria. Si narra che questo cereale sia stato importato nel nostro Paese grazie ad Alessandro Magno, mentre secondo altri studi furono gli arabi a portarlo prima in Sicilia, quindi in Calabria, per poi raggiungere la Pianura Padana. La conformazione paludosa del terreno della Piana di Sibari ha consentito l'adattamento di questo cereale, che le testimonianze ci mostrano essere utilizzato già ai tempi della colonia Magno Greca Sybaris.

Tuttavia, è solo dalla seconda metà del 1800 che il riso torna ad essere coltivato in questa zona, per poi essere abbandonato nuovamente per via dei costi di manodopera e la mancanza di strumentazioni adatte. Fu il nipote del fondatore di Masseria Fornara Pietro Perciaccante, suo omonimo, a riportare la coltivazione del riso a Contrada Garda negli anni '60, cominciando col produrre riso originario per il Nord Italia. La qualità superiore per germinabilità del riso calabrese, l'assenza di riso selvatico e la resistenza ai funghi portarono a forti pressioni dalle ditte sementiere, che spinsero l'azienda di Contrada Garda a dedicare tutta la superficie al riso da seme: la straordinaria qualità del prodotto è stata riconosciuta dalla Fondazione Conte Giangiacomo Morando Bolognini, che nel 1990 ha insignito l'azienda agricola della medaglia d'oro per il miglior riso da seme in Italia.
Col calo della convenienza economica della coltivazione del riso da seme avvenuta a metà degli anni '90 Masseria Fornara torna a produrre riso per le riserie, iniziando a trattare il riso Carnaroli, che diverrà poi il prodotto principale della Piana di Sibari. Nel 2006 nasce finalmente il marchio Masseria Fornara, un riso di produzione propria che è stato rapidamente apprezzato dai consumatori, a tal punto da portare in circa 10 anni a lavorare e commercializzare l'intera produzione. Il riso Masseria Fornara ha ricevuto negli anni vari premi e menzioni, il più importante dei quali è il Premio Foodies di Gambero Rosso.

La coltivazione e la lavorazione del riso

I sistemi utilizzati dall'azienda agricola Masseria Fornara sono quelli della tradizione: il riso viene coltivato in sommersione, germina in acqua, ove rimane sino alla trebbiatura. La durata del ciclo produttivo è di 135 giorni, molto più breve rispetto alle risaie settentrionali, tutto per merito dell'assolazione maggiore della Piana di Sibari.

All'inizio occorreva una quantità d'acqua maggiore, per via del livello non omogeneo delle vasche, ma grazie al progredire della meccanizzazione con strumenti quali la livella laser è stato possibile perfezionare il livellamento, passando dai 25/30cm ai 7/10, risparmiando considerevolmente le risorse.

L'ambiente faunistico offerto dalla risaia è straordinario: cicogne, aironi, cavalieri d'Italia e molte altre specie hanno fatto ritorno nella Piana di Sibari grazie alla coltivazione del riso.
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